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Matera, fascino senza tempo

Matera, fascino senza tempo

Matera, fiore all’occhiello della Basilicata, in passato è stata crocevia di popoli e culture, così come oggi suscita l’interesse di visitatori provenienti da ogni parte del mondo pur non essendo una delle classiche località turistiche.

A Matera non ci sono nè il mare nè la montagna, eppure quel “poco” che c’è da fare in questa città rappresenta l’essenziale capace di restituire alla vita quello che oggi si sta perdendo.

Da qui la bandiera bianca che è stata assegnata alla città, il cui colore indica la resa, quel senso di pace che si avverte camminando per i viottoli tortuosi della città vecchia, ammirando il belvedere dei sassi e apprezzando l’ospitalità della gente del posto che solletica il cuore.

Matera - la Gravina

Matera deve il suo fascino alle cripte e alle chiese rupestri sorte in seguito agli insediamenti monastici bizantini e benedettini, ma soprattutto ai sassi dichiarati dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1993.

Per capire l’importanza dei sassi dobbiamo fare un salto nel passato, immaginando che fino a sessanta anni fa essi rappresentavano il complesso abitativo della popolazione materana, costituita esclusivamente da contadini.

Oggi i sassi rappresentano l’essenza di Matera, una testimonianza del passato che cristallizza in sè l’epoca degli anni ’50.

Matera, sassi

Il carattere insolito ed estremamente suggestivo dei sassi porta a immaginare di trovarsi in un altro continente, in un contesto completamente differente da quello europeo, tant’è che molti celebri registi hanno scelto di girare i loro film nella zona materana proprio per le caratteristiche del paesaggio che ricorda un pò i Paesi esotici e un pò il terreno semiarido e brullo della Palestina.

Molti turisti utilizzano la mappa della città per cercare di orientarsi nella zona vecchia. In realtà il miglior modo per scoprire Matera è perdersi tra i viottoli ingarbugliatiscoprendo punti panoramici nascosti da cui ammirare le case di tufo arroccate.

Il labirinto delle abitazioni che sembrano incastrate l’una sull’altra dà vita ad un panorama singolare dal colore omogeneo e sempre elegante, da cui svetta il campanile della Cattedrale.

Matera, sassi e gravina

Matera è una delle città candidate a diventare Capitale della cultura europea nel 2019.

Infatti non tutti sanno che la città, oltre a custodire i sassi, ospita numerosi musei e grotte millenarie. Una tra queste è la Cripta del Peccato Originale, scoperta nel 1963 dopo essere rimasta nascosta per 1300 anni. Questa grotta, considerata la Cappella Sistina delle chiese rupestri, racchiude preziosi affreschi realizzati dai monaci benedettini con materiali resistenti all’acqua. La cripta è stata salvata dalla follia araba intenta a distruggere le testimonianze del passato grazie alla sua posizione nascosta tra le colline. La grotta è molto suggestiva e la natura che la circonda non è da meno, soprattutto quando è illuminata dai raggi dorati del sole  subito prima del tramonto.

Cripta del Peccato Originale, MateraMatera, tramonto

A Matera anche l’arte contemporanea si sposa con l’antichità: il MUSMA, museo della scultura contemporanea, si trova all’interno del Palazzo Pomarici, un edificio secentesco. Quel che più colpisce di questo museo è l’incredibile armonia che si viene a creare tra le opere degli artisti contemporanei e i vasti ipogei in cui alcune di esse sono collocate.  Tra gli artisti influenti che spesso tornano a visitare il museo vi è Kengiro Azuma, che ha anche realizzato “La porta della vita“, uno dei portoni del palazzo appositamente esposto all’azione lesiva del tempo per dare appunto l’idea della continua trasformazione del ciclo vitale.

Musma, MateraMusma ipogei Matera

Credo sia impossibile rimanere delusi da Matera e dal suo meraviglioso paesaggio. Impossibile perchè è una città che lascia dentro un segno profondo, tant’è che molti parlano di “mal di Basilicata“.

Come potrei dar loro torto?

A Matera tecnologia e modernità vengono meno rischiando anche di non avere alcuna connessione wi fi per ore e perdere i contatti col mondo esterno. Questo consente finalmente di abbandonare smartphone e computer e ritrovare il proprio lato umano, recuperando il contatto con la natura che nelle grandi città è andato perduto.

 

Dove dormire

Per godere di un’incantevole panorama dei sassi si può scegliere di pernottare al Palazzo Gattini.
Situato nel centro storico accanto al Duomo, il Palazzo Gattini è rinomato per la sua eleganza e presenta un meraviglioso roof garden da cui è possibile ammirare a qualsiasi ora il sasso caveoso.

 

 

Articolo inserito il 02/03/2018
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